martedì 11 giugno 2013

CAMPAGNA SOCIALE CONTRO LA CORRUZIONE UMANA






A seguito del seminario contro la corruzione dello Human Rights Council del 13 Marzo scorso, unitevi alla società civile e a molte persone nel mondo per far sentire la vostra voce contro la corruzione. I cittadini della rete (Netizens) stanno facendo un buon uso dei social media per combattere la corruzione. Partecipate anche voi. Usate #RightsNotBribes per condividere le vostre opinioni e domande con il comitato dei partecipanti.

LA CORRUZIONE VIOLA LA VITA

La corruzione uccide. Essa mina i diritti umani in ogni maniera possibile e colpisce in primo luogo e più duramente i poveri. Il denaro rubato attraverso la corruzione ogni anno sarebbe sufficiente a sfamare 80 volte tutti i bisognosi del mondo. Circa 870 milioni di persone vanno a dormire senza mangiare ogni notte, e molti di essi sono bambini; la corruzione nega loro il diritto al cibo e, in moltissimi casi, lo stesso diritto alla vita.

Il denaro che va perso nella corruzione potrebbe essere speso per soddisfare le necessità di sviluppo, per sottrarre le persone alla povertà; per fornire istruzione ai bambini; per fornire i farmaci essenziali alle famiglie; e per fermare le centinaia di morti e malattie prevenibili che si verificano ogni giorno durante la gravidanza e la nascita.

La corruzione nell’amministrazione della giustizia alimenta l’impunità e crea un circolo vizioso di crimine. Esacerba le disuguaglianze, indebolisce i governi e le istituzioni, erode la fiducia pubblica, alimenta l’impunità e mina alla base la legalità – ed in particolare il diritto ad un processo equo e puntuale, ed il diritto al risarcimento delle vittime.

Non c’è dubbio che la corruzione costituisce un enorme ostacolo alla realizzazione di tutti i diritti umani – civili, politici, economici, sociali e culturali - oltre che del diritto allo sviluppo.

COMBATTETE LA CORRUZIONE DI QUALSIASI FORMA

La corruzione viola tutti i diritti umani fondamentali di trasparenza, responsabilità, non-discriminazione, e partecipazione significativa. Al contrario questi principi, quando sono sostenuti e implementati, divengono l’arma più potente contro la corruzione. Un approccio alla lotta contro la corruzione fondato sui diritti umani non è solo strategicamente efficace e sostenibile. Soprattutto, esso pone gli individui al centro degli sforzi contro la corruzione, e risponde alla forte richiesta popolare di un ordine sociale, politico ed economico che mantenga le promesse di “libertà dalla paura e dal bisogno”.

Vi è una crescente consapevolezza del legame intrinseco tra i diritti umani e la battaglia contro la corruzione. Le misure per proteggere i diritti umani e quelle per combattere la corruzione devono procedere di pari passo. C’è una urgente necessità di incrementare la sinergia e rafforzare la coerenza politica tra gli sforzi per implementare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione e le convenzioni internazionali a difesa dei diritti umani.

Nessun paese può dirsi immune dalla corruzione. Essa affligge non solo i pubblici uffici, ma anche le imprese, lo sport, i sistemi finanziari e molto altro. Le somme che hanno abbandonato i paesi in via di sviluppo nel 2000-2009 attraverso flussi di finanziamenti illeciti sono stati di 10 volte il totale degli aiuti internazionali ricevuti. La corruzione è una piaga globale che mina la dignità umana e ci colpisce tutti. Il suo impatto sui diritti umani e sullo sviluppo è variegato; così pure deve essere la nostra azione di contrasto.

Denunciate la corruzione e non partecipate facendovi corrompere con la promessa di un lavoro o per qualsiasi somma di denaro.

LA CORRUZIONE NON PAGA MAI IL SUO DEBITO E VI CHIEDE LA VITA!

Scriveteci per denunciarla: fbi.onlus@gmail.com



sabato 5 gennaio 2013

2013: VERGOGNA ITALIA





La F.B.I. International Onlus dal 2013 raccoglierà e denuncerà pubblicamente ogni situazione di disagio e precarietà che i cittadini subiscono nell'indifferenza dello Stato e dei concittadini.

Pertanto chiunque si trovi nelle condizioni suddette può contattare la nostra Federazione per darci ogni informazione in merito alla propria situazione.

Oggi denunciamo pubblicamente la vera situazione di quello Stato definito: "7^ Potenza mondiale", facente parte dei G della terra.

Quante situazioni come questa ci sono in Italia? Qual'è il numero preciso degli ABBANDONATI dalle istituzioni a sè stessi?
Questo sarebbe il BEL PAESE?

Ma la fiducia si dà solo alle cose SERIE!

Pubblichiamo integralmente il grido di Luca Bonucci e famiglia:


Mi chiamo Luca Bonucci, nato a Roma il 13/10/1975 e vorrei raccontarvi la situazione che sto vivendo con la mia famiglia, composta da : mia moglie Yaritza Nelly Mero Diaz ed i 2 miei figli Ethan Yahshua (1 anno) e Maura Edit (4 anni).

Tutto è cominciato il 6 giugno 2012, quando mi è stato offerto il lavoro di guardiano al campo sportivo (in costruzione) di Castelverde (via miglianico), nella periferia di Roma, dopo due lunghi mesi di disoccupazione. All'inizio stavo 24 ore su 24 da solo a guardia del cantiere, lontano da mia moglie ed i mie due figli senza possibilità di vederci. Li vedevo una volta a settimana, se tutto andava bene.

Ad agosto ho chiesto alla ditta per la quale lavoravo il permesso di poterli portare all'interno del cantiere per riunire la famiglia. La ditta costruttrice ha accettato, dandomi il permesso. Intanto mi erano state avanzate proposte di rimanere come guardiano-manutentore dalla polisportiva che avrebbe dovuto prendere la gestione della struttura (ma poi ho scoperto che non aveva voce in capitolo). Mi avevano sistemato dentro uno spogliatoio del campo sportivo di circa 35 mq. con la famiglia, ma comunque avevo tutte le comodità. Solo dopo sono venuto a sapere che non potevo stare in quel posto perché uno dei finanziatori del progetto era il comune di Roma, oltre al Consorzio Castelverde e dovevo stare all'esterno della parte costruita.

Ogni volta che venivano, e tuttora vengono, a fare lo stato avanzamento lavori sono costretto a nascondere la mia famiglia come se fossero degli appestati, perché il consorzio ha paura di denunce da parte del comune finanziatore e quindi per evitare problemi al Consorzio Castelverde. Oltretutto da ottobre non ho più lo stipendio, ma comunque continuo a fare il mio dovere.

Il 19 dicembre, per farci uscire dallo spogliatoio in quanto non potevamo viverci, hanno portato un container di 7 mq dove ad oggi viviamo in 4, senza servizi. Che vergogna, gli extracomunitari vengono trattati molto meglio!!! Sto campando con gli arretrati degli stipendi che ancora mi devono. Nessuno mi ha detto come posso fare per poter rimanere a lavorare in questo posto perchè da gennaio, quando i lavori saranno consegnati , mi manderanno via di qui, e non ho soldi per un affitto, di conseguenza ci sarà l'ennesima famiglia in mezzo ad una strada.





Credo che il Comune non sia a conoscenza della mia situazione perché nessuno l'ha voluta segnalare. Mi hanno messo in condizioni di vita che sono molto lontane anche rispetto al peggiore dei campi "rom" e mi sento più disadattato di molti extracomunitari, ai quali viene data una sistemazione sicuramente più dignitosa di un cittadino Italiano. Voglio quindi autodenunciare questa brutta situazione nella quale mi trovo. La ditta per la quale lavoravo mi aveva promesso di sistemarmi comunque, ma visto il container che mi hanno mandato, non oso pensare come potrebbero sistemarmi domani. Eppure, volevo soltanto continuare il mio lavoro come guardiano-manutentore di questo impianto.

Spero che questa lettera possa darmi una mano, perché non so più cosa fare.


Luca Bonucci




Chi volesse dare un concreto e stabile, nonchè SERIO, aiuto a Luca può contattarci in email al seguente indirizzo di posta:


Oppure può contattarlo direttamente al num. 342-5586470




F.B.I. International Onlus