giovedì 23 ottobre 2014

EMERGENZA ALIMENTARE ANCHE IN LOMBARDIA, POVERTA' PER 700.000 PERSONE




La crisi economica impatta sempre di più sulle famiglie lombarde. Lo confermano i dati del Bilancio sociale dell'Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus, presentato a Milano.

La fotografia offerta dai dati del Banco Alimentare lombardo lascia sconcertati: a partire da una situazione nazionale che vede oltre 6 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta, la Lombardia, tra le regioni che vantano tradizionalmente maggiori indici di benessere, manifesta difficoltà crescenti nel contenimento delle nuove povertà.

Su due milioni di poveri nel Nord Italia, circa 700mila sono in Lombardia (+ 7%): il Banco Alimentare della Lombardia riesce ad assistere 236mila persone.

«Quello del Banco Alimentare è un contributo di enorme importanza al nostro Welfare locale – dichiara Antonio Saggese, Consigliere Regione Lombardia che è anche vice presidente della associazione Papà' Separati Lombardia – ed è un esempio lampante di come la partnership fra pubblico e privato possa funzionare per la presa in carico delle emergenze sociali della nostra Regione, tra le quali non vanno dimenticate quelle derivanti dalla disgregazione della famiglia sempre più esposta alla perdita dei suoi valori di riferimento».

Il compito delle strutture caritative che vengono supportate dal Banco Alimentare della Lombardia sta diventando infatti sempre più gravoso e impegnativo. Negli ultimi 4 anni il numero degli utenti medi assistiti per ente è cresciuto del 50%: Il 13 % sono bambini sotto i 5 anni, il 10% sono persone di oltre i 65 anni.

La sola città di Milano rappresenta circa il 23% degli assistiti nella nostra regione a cui il Banco Alimentare della Lombardia ha distribuito oltre 3.000 tonnellate di cibo per un controvalore economico superiore a 9 milioni di euro.

«Grazie al Banco Alimentare della Lombardia- dichiara Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute - Comune di Milano - riusciamo a soddisfare i bisogni di una parte rilevante dei poveri della nostra città». «La povertà urbana – continua Majorino - ha caratteristiche molto particolari e vede l'esplosione di nuove sacche di marginalità: la classe media è impegnata a fronteggiare una crisi economica senza precedenti in un contesto sociale in profonda evoluzione con il cambiamento dei paradigmi della famiglia tradizionale e dei meccanismi dell'occupazione».

La realtà che il Banco Alimentare insieme alle strutture caritative incontra tutti i giorni in Lombardia, riflette pienamente il nuovo volto della povertà che emerge dagli ultimi dati Istat in Italia. Usando come spartiacque il “prima e dopo la crisi economica” l'Istat sostiene che se nel 2007 la povertà riguardava il 4% delle persone oggi raggiunge il 10% di esse.
Una situazione che non riguarda più soltanto gli emarginati e gli anziani, ma anche i giovani; non soltanto i disoccupati ma anche gli occupati che con la loro famiglia non riescono a tirare la fine del mese.